Contatti commerciali

Qual è l’iter da seguire se si vuole aprire un bar a Roma? Di certo, si conoscono i requisiti fondamentali che un aspirante titolare di bar deve possedere: bisogna avere la maggiore età, aver assolto gli obblighi scolastici e aver frequentato – in maniera certificata – i corsi professionali per attività di somministrazione di alimenti e bevande. Ma come prendere licenze bar a Roma?

Poichè farsi strada in normative e permessi per aprire un’attività di questo tipo non è una cosa semplice, abbiamo chiesto il supporto di un consulente nella gestione di bar a Roma, Jin Meizhao. Grazie a lui abbiamo potuto stilare un breve vademecum circa l’iter burocratico da seguire per aprire un bar a Roma: innanzitutto, bisogna capire qual è la forma giuridica più adatta per la nostra attività – se società di persone, società di capitali, etc. – e in base a questo aprire la relativa partita IVA e il regime contabile adeguato. Poi si deve aprire la posizione INPS ed INAIL e la posizione assicurativa. A questo punto, si entra ‘nel vivo’, con l’individuazione del locale adatto al nostro bar e quindi la successiva stipula del contratto di locazione – o se è possibile, l’acquisto immobiliare del locale -.

Una volta fatto questo passaggio fondamentale, bisognerà inviare la comunicazione dei modelli COM 1 e COM 2 al Comune di Roma: questi modelli possono variare in base alla dimensione della struttura in proporzione al numero di abitanti del Comune. Ci si deve quindi iscrivere al Registro delle Imprese, presso la Camera di Commercio di Roma: questo deve avvenire tassativamente entro 30 giorni dall’inizio attività del bar (quindi 30 giorni prima dell’effettiva somministrazione di bevande ed alimenti al pubblico). Passiamo quindi ai permessi: fare richiesta per il nulla osta dalla ASL di competenza (che riguarda la vendita di generi alimentari); ottenere il libretto sanitario per i lavoratori che dovranno materialmente somministrare gli alimenti ai clienti; presentazione alla SCIA, lo sportello unico per le imprese. Infine, se nel vostro bar vi sarà anche vendita di alcolici e superalcolici, bisogna richiedere la necessaria licenza che viene rilasciata dall’Ufficio Tecnico di Finanza.

In un primo momento, tutti questi permessi potrebbero spaventare, ma se si desidera realmente aprire un bar a Roma, questo è l’iter burocratico da svolgere. Per fortuna oggi si sta facendo strada la figura del consulente di gestione bar e ristoranti che, come specifica Jin Meizhao, “si occupa di fornire ai futuri titolari di bar tutto il sostegno professionale nella cura della filiera di gestione, che prevede quindi anche tutto l’aspetto burocratico, così da far partire l’attività senza intoppi e con il piede giusto”.

[contact-form-7 id=”34″ title=”Modulo di contatto 1″]

Attrezzature Bar

Quali sono le normative riguardanti gli arredi e le attrezzature di un bar? Sono in molti i titolari di bar a Roma che combattono ogni giorno contro norme che cambiano in continuazione, creando non pochi danni ai gestori che cercano di muoversi nel rispetto di tali normative. Per fare chiarezza sull’argomento, una volta per tutte, abbiamo chiesto delucidazioni a Jin Meizhao, esperto consulente per la gestione di bar e ristoranti a Roma: “così come per le licenze ed autorizzazioni necessarie per aprire un bar a Roma, anche gli arredi e le attrezzature meritano un’attenzione particolare, perché devono rispondere a norme piuttosto precise e severe. E per non incappare in spiacevoli multe o, peggio ancora, la chiusura del locale, è bene prestare la massima attenzione anche a queste”.

Insomma, stando a quanto dice l’esperto, anche l’arredamento e le attrezzature che porremo all’interno del bar, devono essere ben ‘pensati’ per attenersi scrupolosamente a ciò che indica la legge in materia. Quali sono quindi le regole da seguire in tal senso? “Innanzitutto – prosegue Jin Meizhaoil bancone deve essere fatto necessariamente di un materiale che possa essere totalmente lavabile e disinfettabile e affiancato da un apparato lavastoviglie (possibilmente di classe A++). I cibi offerti ai clienti poi, devono essere scrupolosamente e obbligatoriamente sistemati dietro ad apposite vetrine coperte per quanto riguarda i piatti caldi, contenitori refrigerati per i cibi che possono deperire. Sempre accanto al bancone del bar, deve essere posto un bidone per i rifiuti a pedale e con il coperchio fisso. Parlando dei servizi igienici per i clienti, la normativa dice che devono essere obbligatoriamente ben accessibili ed adeguati ai portatori di handicap, mentre invece i bagni riservati al personale non possono assolutamente essere confinanti né con le cucine né con i locali dispensa (quindi luoghi dove vengono conservati o maneggiati gli alimenti e le bevande)”.

Un altro aspetto da tenere presente è il rispetto delle normative che riguardano la sicurezza sul lavoro e la sicurezza della clientela: per quanto riguarda le norme igieniche, bisogna rivolgersi all’ufficio ASL di competenza a Roma, per ottenere la Notifica Sanitaria del bar. Insomma, prima di aprire un bar a Roma, occorre informarsi bene e non lasciare nulla al caso: la nostra attività decollerà senza problemi!

Licenza Aprire Bar

Hai intenzione di aprire un bar a Roma? Vorresti informazioni circa i permessi necessari per l’apertura del tuo esercizio? Sei nel posto giusto! Di seguito infatti, troverai le indicazioni giuste per muovere i primi passi verso l’apertura della caffetteria che hai sempre sognato. Quindi: licenze per aprire un bar a Roma, come funziona? Chi intende aprire un bar, deve chiaramente essere in possesso di determinati requisiti (oltre che dell’attività commerciale, naturalmente…). Ecco quali sono questi requisiti: bisogna avere la maggiore età, aver assolto gli obblighi scolastici e aver frequentato – in maniera certificata – i corsi professionali per attività di somministrazione di alimenti e bevande. Tali corsi possono essere ad esempio il PIA (cioè Percorsi Integrati Assistiti, organizzati dalla Camera di Commercio di Roma), o il corso SAB, il cui superamento dell’esame finale riconosce l’idoneità all’esercizio dell’attività di ‘somministrazione alimenti e bevande’.

Inoltre, può aprire un bar anche chi, nel corso degli ultimi 5 anni e per almeno due anni continuativi, ha gestito un’attività di vendita all’ingrosso o al dettaglio di prodotti alimentari e coloro che risultano iscritti al vecchio Registro Esercenti il Commercio (il cosiddetto REC, valido per le vecchie iscrizioni che risultano inquadrate nei gruppi merceologici adatti). Altro corso da frequentare, fondamentale per aprire un bar a Roma è il HACCP, che fornisce ai futuri titolari e gestori gli strumenti per il controllo e l’analisi dei processi di produzione e somministrazione al pubblico di bevande ed alimenti. Queste sono le licenze che qualunque titolare di bar a Roma dovrebbe ottenere prima di far partire qualunque attività in questo campo.

Chiaramente, una volta ottenuti tutti i permessi, bisogna dedicarsi ad altri mille aspetti, che vanno dal controllo e messa in sicurezza dei locali fino al reperimento dei fornitori. Aspetti di cui bisogna occuparsi in maniera accurata, se si vuole partire col piede giusto e far decollare la propria attività. Un’idea giusta, potrebbe essere quella di affidarsi ad un consulente per la gestione di bar e ristoranti a Roma, come ad esempio Jin Meizhao, con il quale è possibile curare tutta la filiera di gestione in modo preciso e professionale. Il Consulente per la gestione di bar infatti, può fornire una grossa mano sia nel processo di apertura di un esercizio di ristorazione e caffetteria, sia nella sua fase di gestione dopo l’apertura. Una figura quindi, che può far risparmiare molto tempo e inutili ‘giri a vuoto’.